La seconda metà dell’anno mille rappresenta il momento cruciale che consegna Canossa ed il suo territorio all’immortalità storica. Correva infatti il 28 Gennaio 1077 quando, grazie alla mediazione della contessa Matilde, all’interno delle mura dell’imponente maniero di Canossa (a pochi Km da Cerezzola), le due grandi potenze dominatrici del momento storico rappresentate da Papa Gregorio VII, depositario del potere spirituale, e dall’Imperatore Enrico IV, depositario del potere temporale, giungevano ad un compromesso politico universalmente noto come “il perdono di Canossa”.

Un momento cruciale, che ogni anno rivive nella tradizione popolare locale, la prima domenica di Settembre, in occasione dell’antica fiera di Canossa, attraverso una grande rappresentazione scenica.

Un momento d’incontro di tutte “le genti” di Canossa, provenienti dalle varie contrade, che si raccolgono nel capoluogo Ciano, rigorosamente in costume medievale, per realizzare ad un imponente corteo ed animare, tra musica e balli, prove di forza, tiro con l’arco, giochi di bandiere e duelli a cavallo, la rappresentazione del memorabile perdono.

Protagonista, oggi come allora, Matilde, la grande contessa, calata nelle vesti di un personaggio famoso dello spettacolo, a riproporre la sua “fama eterna” Al suo fianco Papa Gregorio VII coi suoi cardinali, l’Imperatore Enrico IV, vestito di un semplice saio, l’abate Ugo di Cluny ed il fedele Arduino della Palude, sapiente dignitario e coraggioso uomo d’arme, da sempre vicino alla nobile contessa.

E poi intorno ancora ancelle, cortigiani, cavalieri, signori, commercianti, dotti, uomini d’arme, lottatori e popolani, tanti personaggi, giunti anche da terre lontane, per ammirare e rendere omaggio ai potenti della terra e soprattutto a colei che li domina con sapienza, razionalità e giustizia.   Sono ben oltre 400 i costumanti che sfilano lungo il viale principale di Ciano d’Enza sino al luogo dove avvengono le scene fondamentali della rappresentazione storica.

Comparse che hanno saputo, coi loro costumi e con la loro presenza, “dare vita ed anima” anche ai veri luoghi della storia, ovvero alla rupe ed ai ruderi di Canossa, nonché al castello di Rossena, in occasione della trasmissione televisiva “Linea Verde” che per ben due volte ha dedicato una puntata intera a Canossa, al suo territorio e alla sua storia. Cosi come fece “Sereno Variabile”, che ha visto e ripreso i costumi in mezzo alla neve, proprio a ricostruire l’ambiente ideale di quel gelido inverno del 1077.

Anche il “Corriere della Sera”, inoltre, ha dato ampio spazio, tra le pagine dedicate alla cultura, alla Rievocazione Storica Canossana ed al suo significato storico e folcloristico.Le contrade, sei in tutto, si distinguono per propri colori, per proprie insegne e per propri personaggi in costume che simboleggiano caratteristicamente tutte le tradizioni e le tipicità della contrada stessa.

I costumi, peraltro, sono il frutto di uno studio attento e scrupoloso della verità storica, attraverso un recupero filologico dei modelli, dei colori, degli elementi di contorno caratterizzanti ogni personaggio.

Un lavoro costante e preciso che ha coinvolto (e continua a coinvolgere) diversi artigiani ed in particolare le sarte, le quali con ammirevole abnegazione, hanno dato “colore ed eleganza” ad un’immane “opera scenica”, che ogni prima Domenica di Settembre ritorna davanti agli occhi di tutti. La Contrada di Cerezzola, si trova in un importante crocevia tra collina e fondovalle.

Qui troviamo un piccolo oratorio, bellissimo esempio dell’architettura Romanica, ed un antico mulino ad acqua e proprio per questo alcuni personaggi fanno riferimento all’antico mestiere dei mugnai e dei panettieri. Inoltre vanno anche ricordate le filatrici ed i falegnami, altre attività assai radicate nel territorio e l’imponente nobile Corte di Cerezzola composta da dignitari di alto rango.


La Contrada

La Corte I Nobili

 

Nobili e Ancelle I Nobili

 

Nobili e La Corte Contadini Nobili e Villici

 

Panettieri Bimbi del popolo

 

Fornai Piccolo Villico

Il Papa e la Contessa Matilde

 

   


Il perdono del Papa a Enrico IV

 

 

 

 


Artiste Che Hanno Interpretato Matilde di Canossa